Mi ricordo i due mesi filati passati li, come i mesi della riscoperta. Mi ricordo le mattine d'attesa, il silenzio del pomeriggio, la furia delle sirene e la grazia della luce, d'improvviso farsi presenti, a ricordarmi la vita. Ho memoria di tutto, che le foto servono a questo e che quello è stato il tempo in cui ho sentito la città farsi chiara dentro me. Come a chiarirmi chi ero, cosa avrei dovuto essere, quello che diventerò.

11.09.2014
Undici Settembre, Ground Zero. Nulla di diverso da sempre. A parte le carrozze dei treni a viaggiare deserte, i cestini per le immondizie sigillati, la carne che non cuoce, le bandiere sulle giacche, gli esplosi sul cuore. E un silenzio tangibile, come d’attesa, per qualcosa di imminente. Undici Settembre. Ground Zero. La prossima parola, sarebbe già troppo rumore.