Mi ricordo i due mesi filati passati li, come i mesi della riscoperta. Mi ricordo le mattine d'attesa, il silenzio del pomeriggio, la furia delle sirene e la grazia della luce, d'improvviso farsi presenti, a ricordarmi la vita. Ho memoria di tutto, che le foto servono a questo e che quello è stato il tempo in cui ho sentito la città farsi chiara dentro me. Come a chiarirmi chi ero, cosa avrei dovuto essere, quello che diventerò.

26.10.2014
E’ l’ultima notte tra queste strade, franato nell’urgenza di esistere, nel cinismo delle conseguenze, l’ultima esposto al coraggio dei vetri, alle scarpe sbagliate, alle rivelazioni di un Messia al giorno che urla alla prossima Apocalisse, alle cospirazioni, alle trivellazioni. L’ultima tra il frastuono che governa ogni movimento, ogni incontro. Nella bellezza scomposta dei buongiorno, come stai oggi, mi piace la tua giacca. Oh Sardinia!, ti serve aiuto, New York é il posto per te, sei fantastico, bravissimo, bellissimo, geniale per poi tornare, a cose dette, nel vuoto della folla, nella verità possibile che ci abita in mezzo, nelle bugie che tutti ripetono ogni giorno, per garantirsi la pace quotidiana. E’ l’ultima notte tra queste strade. La prima in cui mi senta qui. Esattamente.