Mi ricordo i due mesi filati passati li, come i mesi della riscoperta. Mi ricordo le mattine d'attesa, il silenzio del pomeriggio, la furia delle sirene e la grazia della luce, d'improvviso farsi presenti, a ricordarmi la vita. Ho memoria di tutto, che le foto servono a questo e che quello è stato il tempo in cui ho sentito la città farsi chiara dentro me. Come a chiarirmi chi ero, cosa avrei dovuto essere, quello che diventerò.

12.10.2014
200 Mott, street. Un fiore di vino, quello che non bevo mai, sul lavandino cocciuto di grazia. Ho lavato le mani di corsa, la faccia con le mani, per concedermi un risveglio di mezza sera ora che sei qui, chiarissima, dentro i miei occhi ovunque tu sia, dall’altra parte del mondo.