Mi ricordo che il viaggio serviva a pulire lo sguardo, mi ricordo che doveva rassettare il cuore,  trovare qualcosa che valesse ancora la pena raccontare. Mi ricordo che non sapevo bene, non sapevo affatto, e che non dovevo sapere, ricordo e le notti al Nolitan e le mattine sulla Bowery e il confine tra il romanzo senza protagonisti che scrive la luce e la mia vita, ancora viva.

Addio che arrivederci non suona. Che arriverderci è verosimile e non fa letteratura. Addio che non vorrei dire altro  a questa terra di barbari verdi, neri inerti, fosse asiatiche, balle italiane. Addio che non vorrei dire altro, se non fossi certo, che sarebbe una bugia. Come l’odio. Qanto l’amore.